Dopo anni

Ritrovata dopo 15 anni...purtroppo abbandonata

Chissà..

Inconfondibile anche nascosta


Nessuno osa parcheggiare al suo fianco

Il sole provenzale bacia una DS 23 ie 

Chiavi d'oro

Chi non vorrebbe girare la chiave di questa Ds19 del 1959 cacciata nel sud della Francia?

Al mercato

Ds cacciata prima di sparire nel traffico del mercato di Oraison

Passione al femminile

DSuper del 72, la cui proprietaria è stata contagiata dalla "Citronite"



Una coppietta

DSpecial e ID20 fianco a fianco


Dea al volo

Cacciata in casa!!

Import

Dea 21 di importazione, in ottimo stato, cacciata ad Asiago.


Cabrio originale

Una rarità, con lampadine gialle alla francese, anche se importato da un altro paese, questo cabrio cacciato a sud di Padova.

Iniezione elettronica

Ds 23 iniezione elettronica, cacciata a Coustellet

La più chic

Questa spettacolare Ds cabrio del 1970 dalle quotazioni extra è quasi perfetta. Il navigatore incollato al parabrezza è un pugno nell'occhio per un purista che viaggia con una cartina stradale appoggiata sul cruscotto.

Al sole della Provenza


Il sole della Provenza è impietoso per le DS (e anche per le altre auto). La carrozzeria di questa DSpecial è sopravissuta per 40 anni, ma gli interni no

Da museo

Ds al museo dell'automobile di Orgon.

Dea in fiera

Nel parcheggio della Fiera di auto e moto d'epoca di Bassano, il posto giusto per una Dea.

Al volo

Stupenda DS19 cacciata al volo in autostrada nel sud della Francia

Dea bianca

Dea cacciata da molto lontano nei pressi di Legnaro.

Dea Slovena

Dea proveniente dalla Slovenia, ritornata alle origini e cacciata a La Tour d'Aigues, nel sud della Francia.

Ritorno in patria

Una Ds 23 che ritorna in Francia, passando per il Col de l'Arche

DS 21

L'ennesima DS lasciata al sole per decenni e poi messa in vendita con la speranza di trovare qualcuno a rianiamarla. Cacciata a Riez nel dipartimento del Var.

Una dea non ben identificata

Difficile dire qualcosa, troppo lontano e inaccessibile.

DS23 ie

Una DS23 i.e. in sorpasso, come ai vecchi tempi a Cavaillon.

Iniezione

Una DS21 a iniezione elettronica cacciata a sud di Padova. Le maniglie delle porte sono di tipo sporgente. Caso raro per un modello del 1972 o modifiche dei proprietari?

Alla Station de Service

Una ID appena uscita dal meccanico, cacciata nel sud della Francia.

La più sognata

Stupenda Dea prima serie cacciata in Provenza, con volante e comandi bianchi.

Intravista

Dea "quasi cacciata" in prossimità di Cadenet

Dea semi abbandonata

Ds cacciata a sud di Pertuis, nel dipartimento delle Bouches du Rhone

Mix di dee

A prima vista, e da lontano, abbiamo creduto di aver cacciato una dea pre '68. Avvicinandoci ci siamo accorti delle maniglie post '71 che non ci fanno più dubitare sul miscuglio di dee utilizzate per la ricostruzione di questo esemplare cacciato nei pressi di Bonnieux (Vaucluse).

DS21 ultima serie

Dea 21 del '74 cacciata a Velleron (sud Francia) in ottime condizioni. E' di un fotografo locale che la usa per matrimoni, ma trasporta, nel tempo libero e con tanto di coperta sui sedili, il suo cane di taglia grande. Per alzarsi ci ha messo solo pochi secondi.

Ds tedesca

Dea cacciata a Pierrevert nelle Alpi di Alta Provenza

D Special

D Special cacciata a sud di Padova

Volante morbido

Dopo il 1971 il volante metallico rivestito da un nastro di plastica, viene affondato nella gomma morbida, per questioni di sicurezza. La soluzione rende anche più grippante il volante ma toglie molta eleganza all'interno dell'auto.

Maniglione e frecce

In questa splendida DSpecial del 1974 cacciata nel Luberon c'è, come optional, un maniglione sul cofano che il proprietario ha dichiarato di aver trasferito su ogni Dea che ha avuto. Da notare che nella versione francese delle DS non ci sono le frecce tonde aggiuntive sulle ali dei parafanghi.

Break al muro

Una Dea break 20 lasciata alle intemperie invernali. E' stata cacciata in provincia di Padova, in buone condizioni di carrozzeria ma con gli interni da rifare.

Specchio delle mie brame

Lo specchietto retrovisore interno è incollato al parabrezza in questo modello. Altri sono sostenuti da un braccetto inox molto esile. Nonostante che quelli incollati, con le temperature elevate tendano a staccarsi, risultano quelli più indovinati per dare ancora più visibilità all'esterno, con quest'idea di sospensione che caratteriza tutta la macchina.

Rallye del '59

Nonostante la Dea abbia partecipato a numerosi rallye, vincendo quello prestigioso di Montecarlo nel 1959 in mezzo alla neve, non è un'auto con cui giocare d'inverno. Il suo peso notevole e il passo lungo la rendono poco maneggevole sul fondo ghiacciato o innevato. Ma non si deve rinunciare ad uscire: immersa nella neve sembra ancora più affascinante, con quella purezza di linee che la rende quasi una visione fiabesca.

Mimetismo

Sulla neve la Dea esalta le sue forme. I modelli prodotti negli anni '60 dai colori pastello sembrano dipingere, al loro passaggio, la tela ancora bianca del fondo stradale.

Il cambio della guardia

Alla gloriosa storia della Citroen si aggiunge una perla di rara bellezza, che segnerà la storia della produzione della casa francese per 20 anni. Nel 1955 esce la prima DS19 che prende il posto, nei reparti produttivi di Javel, della affascinante Traction Avant (riflessa nella carrozzeria di questa prima serie del 1955).

DS 21 Pallas monofaro

Una Dea in allestimento Pallas, con i fanali vecchio tipo, i cosidetti monofaro, nel suo colore "gris palladium", può tenere testa, per eleganza e confort a qualsiasi confronto. E' l'auto del medico, del professionista e dell'uomo di cultura degli anni '60. Indovinato quindi il nome del modello lussuoso chiamato così in onore della dea Pallas, la dea Athena della saggezza, della giustizia, dell'arte e della letteratura.

Cabrio da brividi

Questo favoloso cabrio Le Caddy del 1966 con cerchioni a raggi, allestito da Henry Chapron, è stato cacciato in fiera a Padova (auto e moto storiche, ottobre 2008).

Con quale esco oggi?


Non capita tutti i giorni di vederne così tante ben allineate (per anno di produzione) e soprattutto in ottime condizioni. Il museo a Castellane è un luogo imperdibile per gli appassionati delle DS.

DSpecial

DSpecial olandese in ottime condizioni cacciata a Robion (Vaucluse)

Dea abbandonata

Una triste fine per una gloriosa auto. Purtroppo se ne vedono parecchie in Francia lasciate alla cannibalizzazione, anche se di ultimissima generazione come questa. Il vetro di protezione del faro destro se ne è già andato insieme ai sedili. Cacciata a Banon, in Provenza.

Posteriore "americano"

Una ID21 Break con guida a destra in perfetto stato. Esclusi i sedili anteriori, tutti gli altri possono essere abbattuti. Questo consente di portare il carico disponibile a 248 cm, ma i fanali posteriori posti verticalmente, si staccano completamente dalla linea della berlina facendone un posteriore dalla linea poco "francese".

Dov'è il telecomando?

"Sembra un divano". E' la frase che accomuna chi si accomoda per la prima volta nella morbidezza dei sedili imbottiti della "dea". In centro può scendere l'appoggia gomiti per un viaggio ancora più rilassante.

Prima anche qui


Nel settembre del 1967 la Citroen decide di modificare il disegno dell'anteriore inserendo un doppio faro, invece del monofaro tradizionale. Niente di rivoluzionario fin qui, se non fosse che i fari abbaglianti ruotano con lo sterzo. E' la prima volta che un'automobile adotta il sistema dei fari girevoli. E se qualcuno ha dei dubbi sul funzionamento, deve solo provarli per toglierseli. A dir poco eccezionale in curve poco illuminate, in particolare in montagna. Un'equipe di ingegneri esterni a Citroen aveva progettato un complesso sistema elettronico di rotazione dei fari. Paul Mages, inventore del sistema idropneumatico, detto "le professeur", ha invece mostrato un sistema più efficace ed economico, fatto con corde di pianoforte e un comando totalmente meccanico.

Cx meno performante? Pazienza!


Cosa importa se le maniglie sporgono e riducono il coefficiente aerodinamico? Sono cromate, eleganti e soprattutto funzionali. Dal 1972 in tutte le "dee" le maniglie verranno incassate nelle porte. Peccato. Gli ultimi quattro anno di produzione saranno facilmente riconoscibili per questo cambiamento.

Dea da curare


Questa "dea" è stata cacciata nel dipartimento delle Alpes de Haute Provence.

Interno da vetrina


Non serve possedere un cabrio per avere la sensazione di stare all'aperto. Dentro, la "dea", offre una visibilità insuperabile e il panorama può essere comodamente goduto da tutte le posizioni.

Volante e cruscotto


Nonostante un diametro fuori misura, lo sterzo monorazza dà una sensazione di eleganza e fragilità al tempo stesso. La visibilità della strumentazione è ineguagliablie. Il servosterzo, presente di serie già dalla nascita, fa muovere con delicatezza le ruote, azzerando lo sforzo e facendo scorrere con leggerezza i 1.170 kg della "dea". Nell'agosto del 1969 il cruscotto cambia forma e comprende tre quadranti: un contachilometri, un contagiri e uno di "Stop rosso" che si accende in caso di problemi al circuito idropneumatico. Il volante rimane il vecchio tipo di metallo rivestito. In questo esemplare di DSpecial del 1971 il cambio è meccanico a 5 rapporti. La leva del freno a mano è ancora "a mano", visibile sul lato sinitro. Si tratta di uno degli ultimissimi esemplari prima di essere sostituito da un pedale.