Ritrovata dopo 15 anni...purtroppo abbandonata
Cacciatore di dee
La caccia è aperta. La Citroën Déesse è la mia preda.
Cabrio originale
Una rarità, con lampadine gialle alla francese, anche se importato da un altro paese, questo cabrio cacciato a sud di Padova.
La più chic
Al sole della Provenza
Dea Slovena
DS 21
Iniezione
Mix di dee
DS21 ultima serie
Volante morbido
Maniglione e frecce
Break al muro
Specchio delle mie brame
Lo specchietto retrovisore interno è incollato al parabrezza in questo modello. Altri sono sostenuti da un braccetto inox molto esile. Nonostante che quelli incollati, con le temperature elevate tendano a staccarsi, risultano quelli più indovinati per dare ancora più visibilità all'esterno, con quest'idea di sospensione che caratteriza tutta la macchina.
Rallye del '59
Nonostante la Dea abbia partecipato a numerosi rallye, vincendo quello prestigioso di Montecarlo nel 1959 in mezzo alla neve, non è un'auto con cui giocare d'inverno. Il suo peso notevole e il passo lungo la rendono poco maneggevole sul fondo ghiacciato o innevato. Ma non si deve rinunciare ad uscire: immersa nella neve sembra ancora più affascinante, con quella purezza di linee che la rende quasi una visione fiabesca.
Mimetismo
Il cambio della guardia
Alla gloriosa storia della Citroen si aggiunge una perla di rara bellezza, che segnerà la storia della produzione della casa francese per 20 anni. Nel 1955 esce la prima DS19 che prende il posto, nei reparti produttivi di Javel, della affascinante Traction Avant (riflessa nella carrozzeria di questa prima serie del 1955).
DS 21 Pallas monofaro
Una Dea in allestimento Pallas, con i fanali vecchio tipo, i cosidetti monofaro, nel suo colore "gris palladium", può tenere testa, per eleganza e confort a qualsiasi confronto. E' l'auto del medico, del professionista e dell'uomo di cultura degli anni '60. Indovinato quindi il nome del modello lussuoso chiamato così in onore della dea Pallas, la dea Athena della saggezza, della giustizia, dell'arte e della letteratura.
Cabrio da brividi
Con quale esco oggi?
Dea abbandonata
Posteriore "americano"
Una ID21 Break con guida a destra in perfetto stato. Esclusi i sedili anteriori, tutti gli altri possono essere abbattuti. Questo consente di portare il carico disponibile a 248 cm, ma i fanali posteriori posti verticalmente, si staccano completamente dalla linea della berlina facendone un posteriore dalla linea poco "francese".
Dov'è il telecomando?
Prima anche qui
Nel settembre del 1967 la Citroen decide di modificare il disegno dell'anteriore inserendo un doppio faro, invece del monofaro tradizionale. Niente di rivoluzionario fin qui, se non fosse che i fari abbaglianti ruotano con lo sterzo. E' la prima volta che un'automobile adotta il sistema dei fari girevoli. E se qualcuno ha dei dubbi sul funzionamento, deve solo provarli per toglierseli. A dir poco eccezionale in curve poco illuminate, in particolare in montagna. Un'equipe di ingegneri esterni a Citroen aveva progettato un complesso sistema elettronico di rotazione dei fari. Paul Mages, inventore del sistema idropneumatico, detto "le professeur", ha invece mostrato un sistema più efficace ed economico, fatto con corde di pianoforte e un comando totalmente meccanico.
Cx meno performante? Pazienza!
Cosa importa se le maniglie sporgono e riducono il coefficiente aerodinamico? Sono cromate, eleganti e soprattutto funzionali. Dal 1972 in tutte le "dee" le maniglie verranno incassate nelle porte. Peccato. Gli ultimi quattro anno di produzione saranno facilmente riconoscibili per questo cambiamento.
Interno da vetrina
Volante e cruscotto
Nonostante un diametro fuori misura, lo sterzo monorazza dà una sensazione di eleganza e fragilità al tempo stesso. La visibilità della strumentazione è ineguagliablie. Il servosterzo, presente di serie già dalla nascita, fa muovere con delicatezza le ruote, azzerando lo sforzo e facendo scorrere con leggerezza i 1.170 kg della "dea". Nell'agosto del 1969 il cruscotto cambia forma e comprende tre quadranti: un contachilometri, un contagiri e uno di "Stop rosso" che si accende in caso di problemi al circuito idropneumatico. Il volante rimane il vecchio tipo di metallo rivestito. In questo esemplare di DSpecial del 1971 il cambio è meccanico a 5 rapporti. La leva del freno a mano è ancora "a mano", visibile sul lato sinitro. Si tratta di uno degli ultimissimi esemplari prima di essere sostituito da un pedale.
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